giovedì 29 luglio 2010

Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia 27 Luglio 2010

“Problematiche universitarie economico-finanziarie, strutturali e didattiche: Analisi e proposte”.
Il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, dopo ampia ed articolata discussione, aderisce alla posizione del Preside, espressa con la sottoscrizione del documento approvato dal Senato Accademico dell’Università di Palermo, in data 13 luglio 2010, e ne fa propria la relativa mozione.
Il Consiglio di Facoltà ritiene, in particolare, inaccettabile:
  1. la continua e persistente diminuzione del FFO, già programmata nella finanziaria 2008 per gli anni 2009-2013, che inesorabilmente avrà ripercussioni negative sia sui servizi agli studenti, che sull’attività didattica preclinica, clinica e relativa assistenza sanitaria, nonché sull’attività di ricerca delle Università statali pubbliche;
  2. la riduzione della rappresentatività del personale universitario negli organi collegiali;
  3. il ridimensionamento delle funzioni del Senato Accademico;
  4. la carenza di norme che riconoscano lo stato giuridico e la valenza per l’Università dei ricercatori a tempo indeterminato. Il ruolo dei Ricercatori, considerato “ad esaurimento”, emargina nei fatti gli attuali ricercatori e determina uno scenario di precariato dai contorni numerici, temporali e finanziari indefiniti;
  5. le incerte norme (in termini temporali e finanziari) sulla progressione di carriera per tutte le fasce di docenza.
Pertanto il il Consiglio di Facoltà chiede che le autorità accademiche si facciano portavoce, presso gli organismi preposti, di ogni iniziativa che, con adeguati atti amministrativi e legislativi, consenta:
di preservare l’autonomia universitaria, come espressione della libertà culturale, e il carattere pubblico del Sistema Universitario;
una gestione degli Atenei che ne tuteli l’autonomia, garantita dalla rappresentanza delle diverse componenti, che assicuri la condivisione delle decisioni strategiche e di indirizzo in materia di didattica e di ricerca;
il ripristino (1,3 MLD €) del Fondo di Finanziamento Ordinario alle Università, erogato responsabilmente, in maniera che sue frazioni crescenti siano ripartite sulla base di valutazioni e parametri di qualità;
di attuare un piano straordinario per l’avanzamento di carriera dei Ricercatori e degli Associati attualmente in ruolo, attraverso modalità quali il conseguimento dell’idoneità e dell’abilitazione nazionale;
di definire norme, più chiare di quelle attualmente proposte, per l’ingresso nei ruoli universitari dei futuri ricercatori a tempo determinato;
di eliminare il blocco degli scatti stipendiali per il personale docente più giovane e di recuperare, per i restanti docenti, scatti e aggiornamenti stipendiali, a condizione che si consegua una valutazione positiva della produttività scientifica;
di annullare le limitazioni al turn-over per evitare che le Università statali, nel prossimo triennio, siano pesantemente penalizzate e depauperate di risorse essenziali al mantenimento di qualificati standard, a causa del previsto ampio esodo di docenti.

Il Consiglio di Facoltà, prende atto che - in conseguenza delle possibili indisponibilità dei docenti dovute allo stato di agitazione in atto - l’attuale copertura degli insegnamenti potrebbe rivelarsi incompleta e, purtroppo, tale da non consentire il regolare avvio delle attività didattiche, come previsto dalla Offerta Formativa già approvata dal CdF.

Il Consiglio di Facoltà invita i Ricercatori a riconsiderare le manifestate indisponibilità ad assumere carichi didattici, al di là di quelli previsti per legge, soltanto se si palesassero nuove e sicure determinazioni, nell’ambito del quadro finanziario e normativo, che siano coerenti con la direzione auspicata e sopra riportata.

Il Consiglio dà mandato al Preside di informare il Rettore che, come già deliberato precedentemente, qualora persistesse la indisponibilità dei Ricercatori all’inizio dell’anno accademico, la Facoltà sarebbe nella impossibilità di attivare la maggior parte dei Corsi di Studio.

Il Consiglio di Facoltà, infine, dà mandato al Preside di concordare col Rettore il rinvio motivato dell’inizio di tutte le attività didattiche previste nell’anno accademico 2010/2011; contestualmente si invita il Rettore a fare adeguata informazione circa il possibile disagio per la futura offerta formativa sottolineandone le motivazioni.

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